martedì 5 aprile 2011
All'armi! Siam fascisti!
Oggi alla Camera il governo ha spadellato l'ennesima supergabola per mettere i bastoni fra le ruote al processo Ruby. Quelli che da anni ci rifilano la menata sui "processi ad orologeria" si sono infatti riuniti al gran completo (compresi Frattini e Maroni, che in questi giorni dovrebbero avere ben altre gatte da pelare) per l'ennesima votazione ad orologeria. Ovviamente per il bene del paese, come tengono a precisare. Una sceneggiata da basso impero come questa dovrebbe concentrare tutta la nostra attenzione sullo stato del Parlamento e di chi ci lavora: robe così non si vedevano dai tempi di Tangentopoli (vai a vedere cosa ci tocca rimpiangere). Ma oltre a questa c'è un'altra notizia che, secondo me, passerà alla storia come una delle peggiori derive di questa Repubblica.
Trattasi della proposta di abolire la XII norma transitoria e finale della Costituzione, quella che vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista (poi Legge Scelba del 1952). La proposta viene - ennesima beffa - da un mio conterraneo, il senatore Pdl Cristano De Eccher che ha ben deciso di chiudersi in un caloroso silenzio stampa per evitare ulteriori scivoloni. Insieme a lui alla proposta hanno messo l'autografo i pidiellini Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e futurista Egidio Digilio (che poi ci ha ripensato). Ogni commento è superfluo: parlamentari della Repubblica che aboliscono uno dei capisaldi della Costituzione. Come reagire a una simile proposta, che denota una visione ignorante, illiberale, antistorica, apologetica e via dicendo della nostra più grande tragedia nazionale (tanto più a una settimana dal successo patriottico del 17 marzo)? Io ho due idee.
La prima è quella pavloviana: piuttosto che reagire come al solito, indignandoci fino a fumare dalle orecchie, bene faremmo a suggerire la retta via a cotali signori con un piccolo saggio di cultura fascista, come ad esempio una vigorosa selva di fascistissimi calci nel culo. Tutti insieme faremmo qualche decina di milioni di pedate. Vai a vedere che stavolta la capiscano.
Ma, ahinoi, siamo democratici e ci tocca pure rispettare la loro libertà di dire quello che pensano. Anche se si tratta di bestialità indecenti? Putroppo sì. Allora - ed ecco la seconda idea - consiglio di far vedere a questi signori questo video del Presidente Pertini. Non lo anticipo perchè andrei solo a rovinarne il significato, ancora fortissimo ed evidentemente non scontato. Guardatelo anche voi e poi, magicamente, da democratici, vi scoprirete d'accordo con me sulla mia prima proposta di terapia rieducativa.
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