martedì 29 marzo 2011

In vino veritas


Il nome di Roberto Parli probabilmente non dice niente a nessuno. Se vi dicessi che è il marito di Adriana Volpe probabilmente vi direbbe ancora meno. Ma tant'è, il signor Parli si è reso protagonista di una sequenza degna di Lupin III o di James Bond: mentre guidava la sua Mercedes McLaren SLR da mezzo milione di euro con un tasso alcolico pari a 2,5 (che è un valore di tutto rispetto, quasi da Oktoberfest) ha provocato ben due incidenti, in ognuno dei quali ha perso una delle due ruote anteriori. Ha quindi percorso qualche centinaio di metri strisciando il muso della macchina sull'asfalto, giungendo fino alla ridente cittadina svizzera di Melide insieme ad una simpatica petardata di scintille. A quel punto è stato fermato dalla polizia locale, proprio mentre cercava di parcheggiare su un marciapiede (cosa peraltro piuttosto impegnativa quando ti manca mezza macchina). Sceso dal rottame dell'auto - che per inciso non è più in produzione - si è messo a urlare "sono milionario, pago tutto, non mi interessa" prima di essere portato via dai solerti poliziotti.

Sembra di risentire Guido Nicheli, il Donatone di Vacanze di Natale: "Basta? Basta un cazzo, basta! Ma scusami ti sembra possibile una macchina che costa oltre 50 zucche che mi tradisce sul bagnato?". Dice: sì, ma quello era ubriaco e qualche volta uno fa anche delle confessioni stravaganti, quando è ubriaco. Sarà, ma uscite come "sono milionario, pago tutto" non sono deliri da alcol, sono aforismi da antologia. Vagli te a spiegare, al Parli, che certe cose un prezzo non ce l'hanno. Come diceva Massimo Gramellini un po' di tempo fa riguardo alla casa del figlio di Letizia Moratti (quella arredata in "stile Batman" con piscine salate e pareti in pelle di squalo) la cosa triste della vicenda non è nella situazione in sè, ma nella consapevolezza che i favoritismi, un giorno, potranno anche finire mentre "i bauscia evidentemente no".

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