sabato 30 aprile 2011

Mai più



Cronache da un mondo paradossale. Magdi Cristiano Allam ha tappezzato la città con questo manifesto, rivendicando il suo no all'occupazione islamica di Milano.

La biografia di Allam è nota e arcinota. La sua conversione, celebrata col battesimo impartito nientepopodimeno che dalle mani del Santo Padre, è per qualcuno il simbolo della vittoria del Cristianesimo sull'Islam, sublimazione della povera pecorella smarrita che viene accolta nell'ovile. E' una storia strana, che mi lasciò perplesso. Forse sarò un po' rigido, ma credo che cose come una conversione religiosa siano talmente intime che andrebbero fatte a tu per tu con il proprio parroco, piuttosto che davanti a una milionata di persone scomodando il Successore di Pietro. Ma tant'è, Allam è entrato nelle schiere cattoliche sfondando il portone principale e da allora ha dovuto mantenere per coerenza un profilo piuttosto alto negli affari religiosi.

Forse il Santo Padre o qualcuno per lui avrebbero fatto bene a spiegare a Allam alcuni principi cattolici molto poco discutibili, come ad esempio la tolleranza, la carità, l'ecumenismo, il rispetto per il prossimo da amare come se stessi. A noi queste cose le insegnavano le suore a catechesi (e prima ancora i nostri genitori ovviamente): evidentemente ai corsi di conversione le lasciano alla fine, come la storia del XX secolo in quinta superiore. Non ricordo che la logica del Mai più sia presente nei Vangeli. Mai più cosa poi? Che uno spazio pubblico venga utilizzato per una preghiera?

Personalmente davanti a scene come quella di piazza Duomo dell'anno scorso, più che scandalizzarmi vedo un barlume di speranza. La preghiera mussulmana sotto lo sguardo della Madonnina è un simbolo di riconciliazione: in quell'immagine è riassunta una spiritualità complessa che andrebbe ulteriormente osservata e capita. Chi ha iniziato a stumentalizzarla (da una parte o dall'altra) si comportava e si comporta esattamente come i ragazzini al campetto di calcio: "la palla è mia e quindi decido io". Il Duomo è mio. Una visione puerile.

Ma non è colpa di Allam: difendere la propria religione con le unghie e con i denti è evidentemente l'ultimo retaggio islamico che gli rimane (e sia detto con tutto il rispetto per gli islamici: tutti i mussulmani che conosco mi fanno gli auguri a Natale senza pretendere che io ricambi in tempo di Ramadan). Vai mai a vedere che, moltiplicando all'infinito quell'immagine, anche i fondamentalisti cattolici inizino a farsi qulche domanda.

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